16 agosto 2008

Il grido si è levato dalla Piazza. Pronostici saltati. Le favorite: Torre, Drago e Tartuca non ce l’hanno fatta.

Gingillo su Elisir Logudoro è stata l’accoppiata vincente per portare il trentasettesimo “cencio” al popolo del Bruco. Un’attesa breve, la loro, avevano vinto il 2 luglio del 2005.

Magnifica la rimonta del fantino su questo baio di 8 anni, anche lui alla prima vittoria.

Il mossiere Giorgio Guglielmi di Vulci aveva chiamato al canape Pantera, Valdimontone, Oca, Torre, Nicchio, Selva, Bruco, Tartuca, Aquila, con il Drago di rincorsa. L’attesa, mentre i cavalli cercavano l’allineamento, come al solito, ha caricato di elettricità l’aria. Il silenzio tangibile, con il quale la folla ha ascoltato gli ingressi, ha fatto presto a rompersi ed il nervosismo si è impadronito dei contradaioli. Troppa la smania di sapere l’esito di questa Carriera. Hanno aspettato per giorni, pregato e sognato.

Finalmente, dopo tre mosse non valide e quasi 45 minuti di attesa, sono partiti. In testa l’Oca, inseguita da Valdimontone, Pantera, Torre e Drago che, all’altezza di Fonte Gaia ha iniziato a sperare. Alla prima curva di San Martino aveva già superato l’Oca, terza la Torre e, dietro, il Bruco e la Pantera. Ancora primo all’ingresso della curva del Casato, per poco, il fantino cade, l’Oca sorpassa, inseguita dalla Torre e dal Bruco.

Dalla seconda curva di San Martino escono: Oca, il cavallo scosso del Drago, Bruco e Torre, mentre al successivo Casato il Drago si porta al terzo posto, fino a quando non raggiungono l’ultima curva di San Martino, che vede entrare per primo il Bruco, inutilmente inseguito da Oca, Drago e Torre. Sarà la Contrada di Barbicone ad alzare il nerbo in segno di vittoria. La Piazza si colora di giallo e verde.

Finisce qui, per chi non è di Siena, la cronaca della corsa. Per tutti gli altri continuerà. Il Palio, si dice in questa città carica di identità, “si corre tutto l’anno”, nella parte più intima e meno mediatica. Dentro l’anima. Gelosamente racchiuso, ma disponile per chi ne sa apprezzare il valore, che va ben al di là dei tre giri sul tufo. È dentro le lacrime dei vincitori e degli sconfitti, gli abbracci e i colori delle 17 Contrade che anche il visitatore più sprovveduto capisce che questa festa ha qualcosa in più delle altre.

Il drappellone dipinto da Mario Ceroli è in Cattedrale. I brucaioli ringraziano la Madonna Assunta in Cielo alla quale è dedicato. Come per un miracolo ricevuto. Una gioia che si ripeterà, come da secoli, per rendere immortale la dedizione della città alla Vergine e l’unicità di un popolo che, a dispetto del tempo, continua a divertirsi e a credere in questa grande metafora della vita che è il Palio.

The cry rose from the Piazza. Predictions failed. The favorites: Torre, Drago and Tartuca did not make it.

Gingillo on Elisir Logudoro was the winning pair to bring the thirty-seventh “cencio” to the people of Bruco. A short wait, theirs, they had won on July 2, 2005.

Magnificent comeback of the jockey on this 8-year-old bay, also his first victory.

The starter Giorgio Guglielmi of Vulci had called Pantera, Valdimontone, Oca, Torre, Nicchio, Selva, Bruco, Tartuca, Aquila to the starting line, with Drago as rincorsa. The wait, while the horses were trying to line up, as usual, charged the air with electricity. The tangible silence, with which the crowd listened to the entrances, was soon broken and nervousness took hold of the contradaioli. Too much eagerness to know the outcome of this Career. They waited for days, prayed and dreamed.

Finally, after three invalid moves and almost 45 minutes of waiting, they set off. In the lead is Oca, followed by Valdimontone, Pantera, Torre and Drago who, at the height of Fonte Gaia, began to hope. At the first curve of San Martino he had already overtaken Oca, third is Torre and, behind, Bruco and Pantera. Still first at the entrance of the Casato curve, the jockey almost falls, Oca overtakes, followed by Torre and Bruco.

From the second curve of San Martino they exit: Oca, the shaken horse of Drago, Bruco and Torre, while at the next Casato Drago moves to third place, until they reach the last curve of San Martino, which sees Bruco enter first, uselessly chased by the Oca, Drago and Torre. The Contrada of Barbicone will raise its lance in victory. The Piazza is colored yellow and green.

For those who are not from Siena, the chronicle of the race ends here. For everyone else it will continue. The Palio, they say in this city full of identity, “is run all year round”, in the most intimate and least media-oriented part. Inside the soul. Jealously enclosed, but available to those who know how to appreciate its value, which goes far beyond the three laps on the tuff. It is within the tears of the winners and the defeated, the hugs and the colors of the 17 Contrade that even the most unwary visitor understands that this festival has something more than the others.

The banner painted by Mario Ceroli is in the Cathedral. The brucaioli thank the Madonna Assunta in Cielo to whom it is dedicated. As if for a miracle received. A joy that will be repeated, as it has been for centuries, to immortalize the city’s dedication to the Virgin and the uniqueness of a people who, despite time, continue to enjoy and believe in this great metaphor of life that is the Palio.

De favorieten voor deze Palio waren Torre, Drago en Tartuca. Het was echter Gingillo op Elisir Logudoro die de 37ste Palio naar Bruco bracht, en dit slechts 3 jaar na de vorige overwinning op 2 juli 2005.

De wijken werden in volgende volgorde binnengeroepen : Pantera, Valdimontone, Oca, Torre, Nicchio, Selva, Bruco, Tartuca, Aquila en Drago die de start mocht geven.

Vijfenveertig minuten later waren ze weg. Oca vertrok op kop, gevolgd door Valdimontone, Pantera, Torre en Drago. In de eerste San Martino pakte Drago de kop, gevolgd door Oca, Torre en Bruco.

In de eerste Casato ging Scompiglio van zijn paard. Oca pakte de kop, gevolgd door Torre en Bruco. In de laatste bocht van San Martino, komt Bruco aan kop. Oca, de scosso van Drago en Torre volgen.

Bruco wint zo de palio geschilderd door Mario Ceroli.